giovedì 15 maggio 2014

Piccole soddisfazioni e grandi scettici

Continuo a cedere. Anche in questo caso, dopo mesi che lo accennavo, sembra quasi necessario dover postare un paio di screenshot per dimostrare quel che scrivo. Se ingrandite le foto Basta cliccarci sopra) vedete quella che è la classifica di ascolto in realtime delle radio secondo un sito abbastanza popolare.
La foto di "copertina" riporta l'elenco delle emittenti italiane (quasi 600 in totale). questa è la terza schermata (ognuna di 20) in ordine di "popolarità". Secondo questo sito al momento dello screenshot Radio Delta è 47° in assoluto a livello nazionale (non sempre eh...magari) davanti a signore radio...
La seconda schermata è locale...riguarda le radio di "macerata" e qui non servono spiegazioni.
Aggiungo un solo pensiero che non vuole essere polemico, ma un semplice spunto, una considerazione di uno che è nato in un'altra epoca quando si poteva giocare nel cortile sotto casa, non avere l'assillo di essere sempre rintracciabili, e si parlava (non chattava) con amici e ragazze.
Internet crea mode e personaggi che durano poco, crea politici, miti, riferimenti...cose che vengono smentite in poco tempo, magari il giorno dopo...tutto velocemente. Ecco. questo post prendetelo per quello che è. Oggi è così. Domani chissà come andrà. Senza assilli, senza dover inventare numeri improbabili per dimostrare chissà cosa, senza mettere in piedi una rete di pc che creano visite e click fasulli (bot per chi è del settore, mi sto facendo una cultura...), senza dover fingere di essere ciò che non si è. Lo ammetto. Essere davanti a mamma Rai fa un certo effetto, ma è tutto naturale, senza trucchi. Inutile inventarsi numeri e statistiche per rincorrere un traguardo effimero e finto. Magari finito di scrivere questo post si scivola al 500° posto...ma va bene così. Grazie a chi trascorre con noi una parte del suo tempo e continua a battere il tempo con le musiche che la nostra, piccola radio continua a trasmettere. Dandoci questa piccola soddisfazione.

martedì 6 maggio 2014

Chi l'avrebbe immaginato (come si cambia 2)

Alla fine ho ceduto. Sono mesi, da quando l'ho accennato, che mi veniva chiesto di dire cosa intendessi con ascolti all'estero. A volte le immagini parlano più delle parole. Questo è il grafico preso dalla pagina del sito di chi ospita lo streaming di Radio Delta. E' una mappa che indica dove sono dislocati gli ascoltatori della radio, è ovviamente uno screenshot preso a caso, ogni volta che accedo al sito le cose cambiano. Sul fatto che non so spiegarmi perchè dall'estero ci ascoltano ho già detto. Volevo soffermarmi sul perchè alla fine mi sono deciso a pubblicare questa mappa, io che sono contrario per principio alle bandierine. E' la conseguenza di una considerazione che probabilmente capita a chi comincia ad andare in là con gli anni. Al fatto che mi sono "rivisto" com'ero 30 anni fa e qualcuno mi ha fatto ripensare a quegli anni. E non posso negare che quegli anni sono legati anche all'esperienza Radio Delta. E di quando con quel trasmettitorino di 15-20 W di potenza vivevamo un'esperienza che ritengo unica. Per noi era già molto riuscire a coprire il territorio della nostra città. Figurarsi pensare che qualcuno dalla parte opposta del mondo poteva ascoltarci.

venerdì 2 maggio 2014

Come si cambia

Non è passato molto tempo dall'ultimo cambio di look del sito. Però sembra che non si finisce mai di imparare. Parli con un "giovane d'oggi" e ti dice "ma il sito e responsive?" e tu che ancora ti ricordi qualcosa di quando frequentavi i banchi di scuola traduci in "comprensivo" e fai una faccia che puoi ben immaginare. Risposta meccanica: "beh se lo riesco a navigare io penso che ci possono riuscire più o meno tutti." E tac! Eccolo che ti mette subito nel museo degli elefanti. E ti snocciola quelle paroline del nuovo millennio che ti ricordano inesorabilmente che il tempo passa, che ci sono cose che ti dividono inevitabilmente dalle generazioni che verrano. Tu giocavi con le palline di vetro che con l'usura si scheggiavano e dovevi buttare via, loro hanno i loro bei vetri antigraffio per i loro giochini touchscreen.
Responsive, per chi come me fino a ieri non lo sapeva, lo si intende per i siti che sono facilmente consultabili anche tramite tablet e smartphone. Altrimenti "i giovani d'oggi" come farebbero a consultarlo? Vorrai mica costringerli a navigare con quei mastodontici desktop o con quei cosi che ancora mi ostino a chiamare portatili e che sono invece ingombranti e poco pratici?
Inevitabile la scelta. Si fa un sito che sia responsive. Io sto ancora cercando di capire perchè la radio la ascoltano all'estero (quel famoso sito che citavo nel precedente post ci vede tutti i giorni la web-radio più popolare della provincia, ieri eravamo nientemeno al 62° posto nazionale -su oltre 500- davanti a miti come RMC e RaiTre) e nel frattempo mi adeguo.
E continuo a fingere di essere in grado di saper stare al passo coi giovani.

p.s.: ho messo lo screenshot (si dice così pare) ma potete visitarlo e magari dare qualche consiglio. Siate responsive (comprensivi nei miei confronti) se non vi piace. E ditemelo pure, non mi offendo, anzi. Qua non si finisce mai di imparare.